“Da te, gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino e non trovano quello che cercano. E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua.” (Il Piccolo Principe)
Perché è così difficile scegliere?
Molte persone sperimentano la sensazione costante di essere di fronte ad un bivio, a volte tengono in piedi contemporaneamente molteplici situazioni complesse e contrastanti. Oppure hanno la percezione di una vita bloccata in una condizione di insofferenza e di infelicità, dove bisogna adattarsi agli eventi, resistere e sopportare quanto vissuto.
Scegliere una strada diversa o lasciare il proprio percorso, rassicurante e familiare, per una nuova direzione più funzionale e adattiva è terrorizzante. Questa dinamica interiore spesso non avviene in modo consapevole, perché abbiamo una naturale tendenza a trovare nella realtà in cui viviamo alcuni elementi, indizi o eventi che ci confermano la nostra impossibilità o difficoltà nel mettere in atto dei cambiamenti.
Cambiare spaventa non soltanto perché “banalmente” ciò che già conosciamo risulta per noi più confortevole e accudente, ma soprattutto quello che spaventa del cambiamento è la perdita. Scegliere implica perdere qualcosa e assumersi il peso di questo “lutto”.
Però è attraverso la separazione, dai vecchi schemi e da ciò che è noto e familiare, che è possibile trasformare quanto dentro di noi in una nuova storia. Scegliendo, infatti, ci assumiamo i rischi e le responsabilità, che rappresentano nuove chiavi per nuove porte.
Il Piccolo Principe non ci insegna soltanto la natura dei legami, l’importanza del nostro bambino interiore e il saper guardare alla realtà che ci circonda attraverso una lente emotivo-affettiva, ma ci spiega soprattutto la forza e il valore della scelta.
Scegliere rende possibile transitare veramente verso una posizione adulta, perché ciò che perdiamo e da cui ci separiamo non si dissolve nel nulla, ma si trasforma in un “nuovo registro”, uno spazio dentro di noi dove inscrivere nuovi significati e nuove consapevolezze.
Dott.ssa Chiara Spadaro